"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

venerdì 3 dicembre 2010

Il nuovo D

A scuola c'e' un bambino paffuto, tanto biondo che sembra quasi bianco. Ha la faccia rotonda, quasi sempre con le guanciotte belle rosse. Stamattina ho provato a occhiarlo un po' mentre lasciavo i gemelli. e' un macigno di bimbo, tozzo, strutturato; si vede che ha le osse belle grosse e che mangia tanti bei toast con il burro a merenda. Si chiama L e sembra che le maestre si rivolgano a lui solo per dirgli di: stare attento, tranquillo, seduto, fermo, non picchiare gli altri, non prendere il gioco degli altri, ...
Ovviamente e' diventato l'idolo dei miei figli che ogni volta che lo vedono, gli corrono incontro e lo abbracciano. Dodo praticamente scompare dentro quelle braccia da rugbysta; Giorgio se la cava a malapena. A casa ne parlano in continuazione; L di qui, L di la. Oppure imitano le maestre che sgridano L.
Insomma, ha conquistato i loro cuori. Un po' come D l'anno scorso. D e' un bambino che hanno conosciuto al nido a Varese. L'amicizia e' stata favorita dal fatto che tutti e 3 stavano al nido fino alle 6-6.30, fino a quando le due cattivissime mamme lavoratrici andavano finalmente a recuperarli. E dai oggi, e dai domani, D e' diventato un amicone. Per andare via la sera ci volevano 10 minuti buoni di saluti. Si facevano gli scherzi, si davano i morsi, si graffiavano, giocavano insieme. Dal poco che ho visto, credo che D apprezzasse Dodo perche' riusciva sempre a infilarsi nell'ufficio delle maestre, anche se era chiuso a chiave, e a portare fuori i tricicli. Non so come facesse, nemmeno le maestre se lo spiegavano, ma se si distraevano un istante lui, con un sorriso sornione, trotterellava fuori dalla stanza buia con una moto per le mani. Invece, credo che di Giorgio D apprezzasse la pazienza nel fare i puzzle. Stavano delle ore uno di fianco all'altro a incastrare e scastrare i pezzi. Senza mai darsi fastidio. A volte hai bisogno di un amico cazzaro, a volte di uno piu' tranquillo che non ti rompe le balle piu' di tanto. D e' stato una grande risorsa per i gemelli e anche per me.

Mi auguro proprio che questo L diventi il nuovo D. Sarebbe carino, fra due anni, portarsi a casa il ricordo di tutto quello che hanno fatto insieme a L e, magari, riparlarne fra qualche anno ancora quando ci sara' anche un nuovo L...

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