"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

mercoledì 14 dicembre 2011

Per creare un impero, l'organizzazione è tutto (2)

Eccoci finalmente arrivati al meraviglioso periodo delle cene di Natale con i colleghi. Presente?

Di solito funziona che un volontario masochista decide di perdere tempo e salute, e si espone alla critica altrui organizzando la cena. Si parte con infinito giro di mail per decidere la data, il posto, l'ora... no, il 10 non può tizio; il 12 non riesce caio; il 15 il capo non potrebbe; alle 8 è troppo tardi; alle 7 è troppo presto; aperitivo prima?; niente aperitivo prima; facciamo all'indiano?; niente etnico che mi viene l'acidità; il posto dell'anno scorso va bene; il posto dell'anno scorso fa schifo; …

A meno di non lavorare con 5 persone - tutte nello stesso ufficio -, come minimo, al masochista servono una ventina di mail, una decina di telefonate e un paio di malox per chiudere la prima fase. Quando finalmente giorno/ora/luogo sono stati individuati, c'è da mettere d'accordo le persone sul menù e sul costo dell'intera operazione. Combinazioni di primi e secondi a non finire, opzioni su opzioni, fogli excel per trovare la giusta combinazione... Per non parlare delle lamentele... Peggio che a un matrimonio. Mettici poi che quando meno te lo aspetti c'hai Rudolph che ti sfrega il naso sulla schiena... e vedi che il nostro volontario masochista deve pure darsi una bella mossa.

Vediamo adesso come funziona dalle “mie” parti.

A luglio è stata individuata la persona che responsabilmente ha preso il posto di quella che per due anni di seguito ha organizzato le cene di Natale per il dipartimento (un'ottantina di persone circa).

Ad agosto, la collega invia una mail con doppia votazione: 1) clicca sul link e scegli il giorno che ti piace di più. La collega ti informa che se scegli più giorni la farai felice dal momento che potrà trovare il giorno giusto più agevolmente; 2) già che ci sei, vota anche il ristorante che preferisci tra due proposte, questa o questa ? (indovinate cos'ho scelto; indovinate quale ha vinto).

A settembre, la collega conferma giorno, ora e ristorante. Chiede anche se, per favore, possiamo scegliere il menù con una certa fretta. Non vorrebbe arrivare troppo a ridosso delle festività. Qui, in realtà, il ristoratore inglese (o pseudotale) ti viene incontro. Infatti non esiste locale, ristorante, pub o bettola che non abbia il menù di Natale bello che pronto (da agosto ovviamente). Devi solo scegliere starter, main course e dessert tra 4 proposte. Se sei vegetariano, basta che cerchi la V di fianco ai piatti (ovvio). Costo del menù 24.99. Attenzione però!! Il ristorante ha inviato un pdf con i menù del pranzo e della cena; i costi sono diversi; cari colleghi, fate attenzione. Non sia mai di sbagliarvi.

A ottobre, riposo.

A novembre, la collega chiede un anticipo di 10 pounds (che noi - italiani dico- mica siamo nati ieri). In cambio, manda una mail di conferma del menù e del deposito. A me arriva anche all'indirizzo personale, giusto per essere chiari.

Oggi, arriva la mail di conferma (della conferma, della conferma). Serve a ricordare: quanto devi ancora pagare, il menù che hai scelto, che ci si vede domani alle 8. Tutto sommato, però, una mail pare sprecata per così poco, quindi la collega organizza anche il car sharing e un aperitivo.

Io, sinceramente, proprio non muoio dalla voglia di andare a sta cena, ma tutto sommato non posso perdermi:
1. i vestiti stile Sex and the City delle mie colleghe
2. i Christmas Cracker
3. la risposta di quelli del ristorante quando, uscendo, dirò: "ciao e grazie". L'anno scorso fu: "oooohhhhh, ci sta un'italiana in mezzo a sta manica di stronzi!!! Ciao bbbella!".

lunedì 12 dicembre 2011

Per creare un impero, l'organizzazione è tutto

La prima gita con la scuola, l'ansia della sera prima. La mamma che si sveglia presto, prepara i panini. Quelli che ti soffocano al primo boccone, che il tuo amico invece ce li ha buonissimi, morbidi e saporiti. Ma chissenefrega, si arriva al pullman che è ancora buio, si lancia lo zaino giù nella stiva e poi di corsa a sgomitare per un posto nell'ultima fila...
Ecco ora riaprite gli occhi, e resettate tutti i ricordi: qui si parla della prima gita, ma in Inghilterra.


Almeno una settimana prima l'asilo recapita il regolamento: due pagine fitte di procedure organizzative dettagliatissime. Ci par di capire che il punto fondamentale sia il numero del pullman, voi siete nel pullman 3, che ha un display con scritto pullman 3, e nell'asilo ogni stanza avrà un cartello con scritto il numero del pullman.
Voi, essendo nel pullman 3, andate nella stanza col cartello pullman 3 e attendete istruzioni.
E così via...


Si va a "Thomas Land", perché Pisa e lo zoo di Pistoia sono effettivamente un po' scomodi, partendo dallo Staffordshire. Thomas è quel trenino inquietante di cui parla bene Gianluca qui, famoso in UK quanto il cheddar e il burberry.
Arriviamo all'asilo alle 10, si parte con comodo anche perché essendo dicembre bisognerà pur attendere che le attrazioni si scongelino. Breve parentesi: sul fatto che si organizzino gite all'aperto con 3 gradi di temperatura ormai ci siamo rassegnati. In realtà la mamma italiana ha avuto l'ardore di portare nello zaino le tute da sci, ma non ha avuto il coraggio di farle indossare ai due pupi (anche su mio maldestro suggerimento). Ora i ragazzi tossiscono come camionisti di Stoke on Trent, perfettamente integrati nell'ambiente.


Appena entrati nella stanza col cartello giusto attendiamo il nostro turno, ricevendo diligentemente n°2 sacchetti con le cibarie per i bimbi. Contenuto sacchetto: sandwich al prosciutto o formaggio, sacchettino di patatine Walkers, succo di frutta all'arancia, tortina di sapore dubbio, cioccolato, una mela. 
Non male, certo mia mamma mi dava la torta di riso, ma vabbè.
Dopo aver ricevuto il rancio, ci vengono consegnati gli adesivi per bambini. No, che avete capito: non si tratta degli stickers del trenino Thomas, questi sono cartelli adesivi da applicare alla schiena dei marmocchi, in caso si perdano nel parco dei divertimenti. 
In effetti, non abbiamo udito voci squillanti al megafono: si è perso il bambino Leo... No, qui al massimo mandano un sms al numero indicato sul retro del pargolo (vedi foto). Bah.


Finalmente è il nostro turno, si imbarca il pullman 3... "Sere corri a prendere 4 posti vicini, io mi occupo dello zaino, dai veloce che siamo gli ultimi, uffa che palle sta coda inglese, non si passa avanti."
Arriviamo sul pullman e ovviamente ogni sedile ha la sua bella etichetta, Edo, Adult (Edo), Giorgio, Adult (Giorgio). 
Ci sediamo, Edo si siede sul sedile con l'etichetta Giorgio: la maestra passa per il controllo del controllo, nota la cosa e in quel momento il Regno Unito (o meglio: the United Kingdom of Great Britain and Northen Ireland) decide unilateralmente di lasciare l'Unione Europea.