"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

lunedì 13 settembre 2010

Un uomo solo allo sbando

Ieri il signore buono e misericordioso mi è apparso e mi ha detto: cazzo mangi da macdonalds?

stavo rientrando a casa, quando mi sono fermato in un centro commerciale per comprare un bagaglio a mano per i suoceri che venerdì vanno in trasferta ostica inglese. Da carpisa, che costa poco.
Caso vuole che a fianco ci sta un macdonald, sono le 7 emmezza.... massì assaggiamoci sto mozzarillo.

Il negozio è nuovo, lo staff giovane e rimbambito e io ovviamente imbrocco la fila peggiore, con la ragazzina incapace e agitata. Ordino, le patatine sono pronte, il panino no. Vada pure a mangiare le patatine calde e torni tra un po' a prendere il panino, assai richiesto da tutti i clienti e perciò costantemente in rottura di stock (vabbè il senso era quello). Capo negozio da licenziare in tronco.
Mi trovo un trespolo per single, mangio due patatine, bevo un sorso di coca e poi torno al banco ad aspettare il mio paninetto.

La ragazza procede servendo i clienti in totale sbattito, perdendo tempo con movimenti scoordinati e asincroni rispetto ai colleghi. E soprattutto senza alzare lo sguardo, cosicché il mio tentativo di incrociare il suo senza tirarle un urlo è praticamente impossibile.
E qui apro una parentesi: solo e soltanto in italia i camerieri e le cameriere (specie se giovani e dipendenti di catene di ristorazione) fanno di tutto per non incrociare lo sguardo dei clienti. In qualsiasi altro paese al contrario tendono a romperti le balle chiedendoti sessanta volte se va tutto bene, se il cibo era buono, se hai già  digerito, se vuoi cagare ho appena pulito il cesso. Ma almeno, se hai finito una birra e ne vuoi un'altra non devi aspettare che ti vengano a portare il caffè¨. Chiusa la parentesi.
Insomma, dopo tre quattro minuti lì impalato ad aspettare che qualche rimbambita mi consegni il mio agognato mozzarillo, mi viene uno scrupolo e mi giro verso il trespolo che avevo scelto per consumare il mio pasto veloce.
Niente: non c'è più niente. Qualche zelante inserviente deficente deve aver pensato: guarda questi varesini fichetti che non sparecchiano come da regolamento internazionale.
Per un istante rimango là, in un limbo tra il panino non consegnato e le patatine e la coca sparite. Non resta che scappare, con le pive nel sacco: il messaggio divino è chiarissimo.

Quando arrivo a casa, la fame se n'è andata. Chiudo la serata con uno joghurt scaduto, ma da poco.

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