"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

mercoledì 5 gennaio 2011

La favola della buona notte

Da oramai due mesi si ripete sempre la stessa scena: prima di andare a dormire, piedi al caldo nel lettone e favola della buona notte. Ho provato con le più famose: cappuccetto rosso, biancaneve, cenerentola, ma a metà del racconto non mi ascoltano più.

Ecco quale “favola” riesce a tenere desta la loro attenzione.

“Quando siamo andati a casa dei nonni (a novembre), il nonno Lucianone ha fatto le castagne. Prima il papà, la nonna Pierina, la nonna Silvana, la nonna Maria, il nonno Gianni hanno tagliato le castagne che se no scoppiano.”
Edo: e e e la nonna Daniela?
“Io e la nonna Daniela eravamo in casa a preparare il pesce per la cena. Poi allora, quando le castagne erano tagliate, il nonno Lucianone ha acceso il fuoco, fuori”
Edo: e e e io ho fatto la nanna, poi mi sono svegliato e dicio: ciao, ciao! mi sono svegliato! ho fatto uno schezzo, ah ah ah
“si, e quando vi siete svegliati siete usciti”
Edo: con il pipap (pick up) e e e ho caricato le castagne sopa
“si, e poi il nonno Luciano ha messo le castagne sul fuoco. La pentola aveva i buchi sul fondo e un manico lungo per non scottarsi. Poi quando erano cotte le abbiamo tolte e messe in uno straccio"
Edo: e la nonna ha fatto così così così (ha agitato lo straccio per togliere le bucce)
“esatto, e poi le abbiamo pelate per mangiarle!
Giorgio: e poi è arrivato Giacomo (sono abbastanza affascinati dal cuginone... quello atto atto che non mi icoddo bene come si chiama)
Edo: e anche la Camilla e lo zio Bicco e la zia Nadia. Che era il compleanno della Camilla e abbiamo mangiato la torta
Giorgio: si, io vicino alla mamma
Edo: io a Giacomo e alla nonna Silvana

Il grado di partecipazione dipende dalla serata come anche l'entità della lite su chi ha mangiato più torta.

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