Stasera c'era il passato di verdura, o soup. Edo odia la soup. In genere la sera della soup è una tragedia. Quando capisce cosa si mangia per cena, inizia a supplicarmi di fare qualcos'altro. Poi passa alle minacce e ai capricci.
Capito che nulla può fare per evitare la tanto odiata crema verde nel piatto, decide di passare al piano B: “come farla fessa mangiandone il meno possibile”. La tecnica base richiede di prendere tempo: cucchiaio in mano, mescola e mescola; poi chiede il parmigiano; poi chiede un filo d'olio a crudo (eh, sì!); infine mescola e mescola fino a che una cucchiaiata non finisce stesa sulla tovaglia.
Se tu gli dici, ma Edo, la mangi sta soup o no?
Lui ti risponde, ma si, mamma, la mangio, la mangio, la mescolo solo un pochino!
Il secondo step è “la confondo con il pane”: prende la fetta di pane abbrustolito che normalmente accompagna la soup, inizia a girarla e rigirarla nel piatto, quindi ad altezza orecchio la agita per far andare via la soup in eccesso, ossia tutta, e quindi la mangia.
Il dramma non è tanto la soup in sè, quanto il fatto che oramai lui sa che non mangiando niente non becca nessuna caramella dopo cena. E sa che né la terribile genitrice in diretta né il più malleabile genitore in video si fanno impietosire da lacrime, suppliche, capricci o minacce.
Ogni tanto però le specie si evolvono, mutano il loro percorso evolutivo, cambiano pelle come le lucertole e a te ti sembra di non riconoscerli più. Capita anche ai gemelli, (s)fortunatamente. Stasera c'è stata l'evoluzione.
Lavavo i piatti. Lui è entrato in cucina e con la sua vocina paracula mi fa:
Mammaaa, abbiamo mangiato stasera?
Ma certo che abbiamo mangiato, abbiamo appena finito.
Glob, presa all'amo e manco lo hai capito.
Bene, allora io voglio una caramella.
Risata del padre (perché a farsi fregare è stata la madre).
Caramella scucita.
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