"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

venerdì 27 gennaio 2012

fono folo ftafera fenza di te

La lotta contro i pregiudizi è una sfida estenuante, quando ti sembra di aver vinto una battaglia un'altra ti si presenta dietro l'angolo. 
Sei fiero di non averne alcuno contro, che so, i meridionali? E allora il vicino si mette ad ascoltare la discografia completa di albano alle quattro di notte cucinando risopatatecozze sul terrazzo. Hai superato qualsiasi condizionamento negativo nei confronti dei tedeschi? Appena passi il brennero una pattuglia della polizei ti ferma e ti ritira la patente, con cui il poliziotto si mette a spalmare senape sul panino col leberkaese. 
Sei fiero di aver compreso la cultura sinti? Quattro bimbetti di due anni si arrampicano uno sopra l'altro, raggiungono il finestrino dell'auto e in cinque secondi ti svitano tutto il cruscotto, compreso l'ambipur car.
Ovviamente trattasi di esempi di fantasia, chiedo perdono a chiunque possa sentirsi offeso blabla...

Insomma, non è facile. E oltre a non averne, devi pure sopportare quelli degli altri.
Sulla forma fisica, per esempio. Il famoso motto mens sana in corpore sano ha fatto più danni all'umanità dell'influenza spagnola. Un ciccione e uno storpio (Churchill e Roosevelt) hanno salvato l'umanità da un sanissimo austriaco, vegetariano intransigente.

Ecco, posso dirmi orgoglioso di aver fatto dell' assunto "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti" una specie di faro da seguire, pur con tutti i dubbi e le cadute dettate dall'ignoranza.
Però, c'è un però... 

Per me le donne e gli uomini con un tono di voce e una dizione perfetta sono migliori degli altri.
Lo so, è una puttanata colossale. Ma non resisto: un fesso con un eloquio alla Gassman può vendermi qualsiasi cosa, financo un posto di lavoro.
Gravi difetti di pronuncia, sulla esse, la effe (la erre no, altra storia) o sugli accenti sbagliati, o su una lingua straniera parlata da cani, mi fanno una pessima impressione. 
Ma ancora peggio è il tono della voce, è come se ci fosse una nota musicale al di sopra della quale il mio orecchio trasmette al cervello la seguente informazione : l'interlocutore è una specie di idiota.
Alcuni esempi: non mi farei mai fare il 730 da Tremonti, non avrei mai offerto un contratto discografico a Jovanotti, mi sarei perso Sandra Milo in 8½. Al contrario ad esempio ascolto con piacere l'ex ministro Frattini, come se avesse una qualche sostanza...
Nessun problema invece sulle inflessioni dialettali, tranne quelle che prevedono strane consonanti arrotolate. Ovvero toscano sì, veneto no! 
Ma a pensarci bene, pure l'accento emiliano, a me molto caro... Avete presente il leader della Fiom Landini, quando minaccia o proclama "sssiopero!". Dai, sù, ma chi pensi d'impressionare con quella esse sibilata.
Spero di non essere mai sorteggiato per far parte di una giuria popolare: assolverei senz'altro l'imputato con voce stentorea e profonda e condannerei quello con la voce di Moggi.

Eccolo il mio tragico mondo ideale, governato da annunciatori radiofonici, deejay alla Johnny Glamour (ma senza la balbuzie, ovviamente), che ci riversano addosso miriadi di idiozie, ma dette benissimo. E col colpo di glottide.





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