"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

domenica 17 luglio 2011

Pink 'N' Whites-ma con pochi grassi

Ieri gita al Safari Park a Liverpool. Questa volta a rimorchio avevamo anche il capo e la fidanzata. Bambini eccitatissimi, io mi sarei fatta tagliare una gamba. Tempo: inglese al quadrato.
Partiamo con due macchine, che poi dopo deve lasciare sweet hearth a casa sua a Liverpool. Sta lui davanti che conosce la strada. Andiamo a prendere la M6 a Crewe. Cacchio cominciamo male, a Crewe? E passare per Stoke no? Il viaggio due un'ora e quaranta rispetto all'ora che ci si mette di solito. In autostrada ci hanno superato anche i convogli speciali; un'anziana signora con gli occhialoni sul sidecar ci ha fatto il dito medio mentre ci passava ai 70. Dopo il bivio per l'aereoporto di Manchester, davanti a noi si sono infilate due macchine d'epoca. A quel punto la velocità di crocera è scesa sotto i 70 e un sonno spaventoso ha preoccupantemente preso piede in noi.
Arrivati, decidiamo di fare il safari con la macchina del capo. Capo e sweet hearth davanti, io e i bambini dietro. I bambini mai così scazzati di dover continuamente guardare le bestie. Che quando li porto da sola, sono tutti entusiasti, sti fetenti. Io che devo fare finta che loro si divertano, senza far capire al capo e a sweet hearth che in realtà vorrebbero scendere da sta cavolo di macchina e camminare (dopo un ora e quaranta di viaggio!!).
A un certo punto, Sweet hearth ci offre uno strano prodotto locale: due sottili strati di wafer con uno stratone bianco e rosa di murshmallow in mezzo; quest'ultimo molto più morbido delle caramelle murshmallow, ma molto meno del murshmallow fluff. Una via di mezzo come appiccicume, per intenderci. Ovviamente Giorgio ha schifato il dentro e si è mangiato solo il wafer, praticamente insapore; Edo ha finito tutti i suoi pezzi e si è spiaccicato per bene addosso anche i pezzi scartati da suo fratello. Nel mezzo di questo tormento zuccheroso, Edo ha chiamato il capo una cinquantina di volte, all'italiana ovviamente: con toccatina di mano sulla spalla, mano doverosamente impiastrata. Dopo il divertente safari, tra un miliardo di animali tutti uguali (renne, caprioli, sal diavolo con le corna), finalmente scendiamo e arriviamo al parco dei divertimenti. Eh certo, ogni attrazione inglese che si rispetti ha la parte educativa (sti belin di animali) e la parte ludica. In questo caso un luna park in pianta stabile. But not suitable under 6. Esticazzi. Mo cosa gli racconto? Vabhè, andiamo a vedere uno spettacolino con le foche ammaestrate, almeno quello è per tutti. Ci sediamo, ma dobbiamo aspettare 10 minuti. Io inizio a tremare perchè so che Edo 10 minuti seduto non ci sta. E infatti. Nonostante i divieti si arrampica e riesce a cadere dalle gradinate mentre il capo cerca di tenerlo, finendo tra i suoi piedi e picchiando la testa. Sulla testa del capo vedo comparire qualche capello bianco in più, poi sgrana gli occhi e mi guarda terrorizzato. Tranquillo, non ti faccio causa; ha la testa dura. Dopo lo spettacolino, nelle teste malate del capo e di sweet hearth si paventa l'idea di guardare, sotto la pioggia, lo spettacolino del tizio che ammaestra i falchi. Esticazzi. Stavolta dico no, grazie, passiamo oltre. Allora via, altro giro tra gli animali del safari. Stavolta le belve però sono dentro la macchina: non riescono a stare più fermi, degli animali non gli frega più una beneamata e non c'è nemmeno il murshmallow a drogare i cervelli. Il giro viene quindi abbreviato di netto e, finalmente, ci ritroviamo davanti alla mia macchina. I gemelli e tutta la loro roba viene pesantemente scaraventata dentro, mica che a sti due venga in mente un'altra minchiata da fare, e in tutta fretta, ma con gran sorrisi e salamelecchi, si torna a C A S A!

Nessun commento:

Posta un commento