"che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."

lunedì 9 maggio 2011

Provati per voi

Non è che l'Inghilterra sia poi così tanto famosa per la bontà del suo cibo. Ci sono però due o tre cose che vale la pena provare...


Partiamo da un classico conosciutissimo: la double cream.
Esistono diverse marche, tutte hanno un sapore leggermente diverso, come è differente il sapore del latte da una marca all'altra. Sembra una stupidata, ma non esiste niente di più differente del sapore del latte inglese da marca a marca. Dipenderà da cosa mangiano le mucche, dall'aria che respirano... vai a capire. Un latte sa di panna e l'altro di fumo; una double cream ha un sapore e quella di fianco ne ha un altro.

La double è la regggina di tutte le cream. Il classico è farla colare a cascata direttamente sulla frutta a pezzetti (fragole o berries di vario tipo, anche perchè pure la frutta ha un super sapore di frutta).Se però la conosci meglio ti accorgi che è una che va un pò con tutti.
Stasera, per dire, ho fatto una torta rustica con due tranci di salmone scozzese leggermente affumicato tagliato sottilissimo, due cucchiai di double cream, due porri tagliati sottilissimi e una manciata di asparagi.
Un'altra volta l'ho infilata nell'impasto della torta margherita (sponge cake) al posto del latte. Oppure nell'impasto dei cupcakes. Una sera avevo voglia di fare il purè di patate ma ero a corto di latte quindi ho usato la double... una cosa decisamente dell'altro mondo!!!

Per i vegani puri esiste anche la versione vegetale. Sempre spettacolare colata sopra la frutta, ha un sapore completamente diverso dalla versione classica ed è perfetta per fare la meringata: basta montarne un paio di vasetti, sbriciolare dentro una manciata di meringhette (comprate), aggiungere una manciata di gocce di cioccolato fondente. Infilate tutto nel freezer e quando il dito non affonda più, la meringata è pronta. Se la volete pure figa
da vedere (cool, come dicono i miei figli), basta tirarla fuori mezz'ora prima di mangiarla, capovolgerla e coprire sopra e di lato con altre meringhe sbriciolate finissime.

La terza della serie è la clotted cream. Non esiste un buon termine di paragone per gli italici palati, ma diciamo che si avvicina al mascarpone. La differenza è la consistenza: cremosa e densa, ma anche soffice come se gli avessero infilato dentro delle bollicine d'aria. Diciamo che non l'ho ancora studiata ben bene, ma il test dell'indice lo ha passato alla grande. Proverò un tiramisù all'inglese prima o poi.
Qui ci fanno merenda: prendono gli scones, che da soli ti si piantano di traverso in gola e non ti fanno respirare, li tagliano a metà e li spalmano di clotted. Se la vogliono proprio fare sporca ci mettono anche uno strato di marmellata alla fragola. Annaffiare il tutto con ottimo thè.

Esiste poi una versione extra thick. Il sapore è lo stesso della double ma è molto più densa. Io l'ho usata così: ho fatto caramellare un pò di fette di ananas con un pò di burro (chevvelodicoafà?) e un pizzico di cannella. Poi ho servito una fetta di ananas in un piatto con di fianco una cucchiaiata di extra thick e sopra un cucchiaino di caramello colato a filo.
Infine, le versioni ammazzafegato: chantilly e chocolate souce. Con la prima ci si riempie i bignè, con la seconda li si affoga. Come per i dispiaceri, uguale.

Sempre a proposito di “assaggi”, il più corposo manuale sulle birre inglesi è attualmente under review.

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